Il bisogno di un segno identitario è essenziale all'uomo: ci identifichiamo in un gruppo che è anche una storia, una tradizione perché non siamo soli in questo mondo ma ne godiamo insieme ad altri. Negare la legittimità di questo bisogno sarebbe rifiutare che l'uomo è comunione. Lo vediamo perfino nelle cose più banali alle quali tuttavia ci leghiamo molto: dal colore della propria squadra alle bandiere politiche, a quegli oggetti che ci identificano immediatamente con un certo gruppo. Gesù non butta via niente di quel che ci appartiene: e così non nega il nostro bisogno di appartenenza e di dimostrazione di una certa vita insieme. Ma non ne fa una questione di divise o di oggetti: per Lui tutto si basa sull’amore. Il comandamento di amarsi è fondamentale e questo non separa anzi avvicina nonostante identità diverse.